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| | Per fare chiarezza: i libri non c'entrano nulla. Sono assolutamente estranei alla trama. Infatti The Witcher, il primo, si svolge dopo gli eventi dei cinque romanzi della saga di Geralt. Solamente il primo di questi cinque è stato tradotto in inglese e italiano. Di seguito spiego gli eventi narrati nel prologo di The Witcher 2, con i riferimenti fondamentali al primo The Witcher. Se avete già terminato questa parte del gioco, non c'è alcuno spoiler di cui preoccuparsi. A questo punto capite anche voi lo spoiler che i videogame rappresentano: come ci viene detto, alla fine della saga letteraria Geralt e Yennefer muoiono. Ciri arriva per trovare ormai i loro corpi. Va be'. Yennefer e Ciri sono personaggi introdotti dai romanzi (come anche Zoltan e altri). L'unica cosa che la serie cartacea ha in comune con quella videoludica: alcuni personaggi (oltre che una manciata di riferimenti disseminati qua e là alle raccolte di storie corte, come i Crinfrid Reavers che si incontrano all'inizio del prologo). Percui The Witcher e The Witcher 2 sarebbero una sorta di ipotetico sequel al lavoro di Sapkowski.
Ora, farò un po' di luce sull'incipit di The Witcher 2.
La trama di The Witcher non ha molto a che vedere con gli eventi del sequel. Il plot comincia e si conclude nell'arco del gioco. L'unico elemento di una certa importanza è la manifestazione del Re della Caccia Selvaggia al termine del gioco. La Caccia Selvaggia, ci viene detto, è una sorta di drappello di spiriti primordiali il cui scopo pare non essere altro che quello di strappare vite ai mortali. In ogni caso, nel dialogo tra Geralt ed il Re, quest'ultimo ci lascia intendere che vi è un ben specifico motivo alla base della "resurrezione" di Geralt, e che egli ne abbia qualcosa a che fare.
Altro antecedente più o meno utile è costituito dal fatto che Geralt, durante gli eventi di The Witcher, abbia sostanzialmente aiutato Foltest, Re di Temeria, a salvare il proprio regno da una "cospirazione" (e sua figlia, nuovamente vittima di una maledizione. Ma questo non trasparirà se non avete un salvataggio finale di The Witcher [impossibile su console ovviamente]. Foltest accennerà semplicemente al fatto che ella sia morta). Per non parlare della cutscene al termine del gioco, nella quale un misterioso assassino attenta alla vita dello stesso Foltest. L'assassino fallisce e muore per mano di Geralt. La cinematica termina con un primo piano del volto dell'assassino: a quanto pare, a giudicare dagli occhi, era un witcher.
La prima scena, la fuga di Geralt nei pressi di Kaer Morhen (l'antica fortezza dei Witcher) è volutamente misteriosa ed inspiegabile di per sè. Lo stesso avvenimento è presente all'inizio di The Witcher. I pochi witcher rimasti a Kaer Morhen trovano Geralt incosciente e colpito da amnesia pressocchè totale. Sebbene sia ritenuto da tutti quanti morto e sepolto. Appunto, l'apparizione di Geralt in carne ed ossa è un mistero per tutti quanti.
La trama vera e propria di The Witcher 2, ha inizio con Geralt nelle carceri della fortezza dei La Valette, una famiglia nobile di Temeria. Qui viene interrogato da uno dei personaggi chiave del gioco: Vernon Roche, comandante delle "Bande Blu", un reparto di forze speciali temeriane al servizio di Foltest. Da qui ha inizio un flashback che permette al giocatore di ripercorrere gli eventi all'inizio del prologo (le varie parti del prologo sono selezionabili anche non nell'ordine cronologico). Anche in questo caso, tutti gli eventi svoltisi precedentemente all'arresto di Geralt sono fini a sè stessi, eccetto l'ultimo. Il gioco non si sofferma a spiegare più di tanto la situazione corrente, la quale fa solo da sfondo a quello che inizialmente era un tutorial. In ogni caso, viene detto di come Foltest stia assediando questo castello dei La Valette. Comandati dal giovane Aryan essi si sono ribellati a Foltest. Perchè? Per difendere l'onore della propria madre, la baronessa, dallo scandalo suscitato dalla sua relazione con lo stesso Foltest, la quale ha fruttato due bastardi reali: Anais e Boussy, precedentemente ritenuti figli del barone suo marito, e padre di Aryan. Percui è chiaro come Foltest, oltre a voler sopprimere la ribellione, abbia anche interesse nell'assicurare la salvezza dei bambini, che apparentemente è intenzionato a legittimare come propri figli (o più probabilmente, lo ha già fatto).
A questo punto del prologo appaiono un paio di personaggi rilevanti. Triss in primis. Maga di talento e vecchia "amica" di Geralt, del quale è da sempre perdutamente innamorata. Conosciuta anche come "La Quattordicesima del Colle" a causa della sua erroneamente creduta morte nella battaglia di Colle Sodden, nella quale perirono tredici maghe (ella in realtà perdette la vista, che le fu restituta grazie alla magia). Inoltre, è un'amica di vecchia data di Yennefer di Vergerberg, una maga della quale Geralt è da sempre innamorato (sfortunatamente, non se ne ricorda). In secondo luogo, un inviato di Nilfgaard in compagnia di Re Foltest. Nilfgaard è un impero, il più potente conosciuto. Il suo colore è il nero ed il suo imperatore è Emhyr var Emreis (adesso potete capire la battuta che fa Roche appena giunto a Flotsam). Anche detto "La bianca fiamma che danza sulle tombe dei nemici". Situato nella parte meridionale del continente, l'impero Nilfgaardiano è forte di una fiorente economia e di innumerevoli eserciti professionisti. Dopo una serie di campagne espansive nel quale apparve pressocchè invincibile, venne sconfitto nella battaglia di Brenna, che segnò il punto di svolta della disperata resistenza dei regni settentrionali uniti ( Temeria, Redania, Kaedwen, Aedirn ecc.). Durante gli eventi di The Witcher 2, è in corso una tregua tra Nilfgaard e quest'ultimi.
Il prologo prosegue con l'assedio alla fortezza e l'apparizione di un drago d'oro. E' opportuno chiarire che nell'universo creato da Sapkwoski esistono solamente alcuni tipi di draghi. Vengono distinti per colore. Nero, rosso, verde e oro. I dragi dorati sono tuttavia considerati dalla maggioranza delle persone una fantasia. Secondo le leggende, un drago d'oro è in grado di assumere qualsiasi forma fisica. Tutto ciò non viene esplicitato nel gioco, ma da un racconto contenuto ne "La Spada del Destino", se non erro. Che tra l'altro è esattamente lo stesso racconto nel quale appaiono i Crinfrid Reavers e la storiella dello stupro. Del drago non si sa nulla di più, appare dal nulla e per un motivo apparentemente inspiegabile.
La battaglia si conclude (complice Geralt) con la presa della cittadella e la vittoria di Foltest (il fato di Aryan dipende dalle scelte del giocatore). Foltest raggiunge immediatamente il solarium ed incontra i propri figli, accuditi da un prete ceco che si scoprirà non un prete e men che meno cieco. E' infatti un altro witcher che, approfittando di un attimo di distrazione di Geralt, assassina repentinamente il Re di Temeria e si da alla fuga con l'aiuto di alcuni Scoia'tael. Chi son gli Scoia'tael? Conosciuti comunemente come "scoiattoli" (il nome elfico significa infatti questo) sono un movimento ribelle formato da non-umani (per lo più elfi, ma vi sono anche parecchi nani ed halfling). Stanchi ed infuriati dai trattamenti (discriminazione, ghettizzazione, persecuzione) che essi ricevono dalla razza dominante, gli umani, hanno da anni preso le armi e col tempo assunto sempre più le sembianze di un'organizzazione terroristica. Si allearono con Nilfgaard durante la guerra e fecero da diversivo e supporto per l'imperatore, in cambio dello stato indipendente di Dol Blathanna.
Ora, Geralt viene sopreso dai cavalieri di Temeria. Solo, a spada sguainata, con ai piedi il corpo del defunto Re. Immediatamente viene fatto prigioniero. E qui ci ritroviamo, seduti al tavolo con Vernon Roche. Egli stranamente crede alla storia di Geralt, e gli offre una via di fuga. Questa sessione di gioco è differente a seconda di alcune scelte del giocatore. Una volta apertosi la sua via verso la brezza notturna, Geralt fugge dal castello dei La Valette sulla nave delle forze speciali temeriane, comandata da Roche, e con Triss a bordo. Il primo attracco è una piccola stazione portuale lungo il fiume Pontar, sul confine tra Temeria e l'Aedirn: Flotsam. CITAZIONE (Caronte 192 @ 22/4/2012, 15:05) 2 domande sul gioco: 1. Non so dove, ma avevo letto che le risposte ai dialoghi hanno un tempo limite per poter essere risposte; vi risulta? 2. Come si usano le "sostanze mutagene"? Io ne ho una, ma proprio non so a cosa combinarla per sfruttara... 1. Risulta. Solamente per alcune rare occasioni però (notabilmente il primo dialogo con Iorveth). Non è la regola. 2. Le sostanze mutagene vanno inserite all'interno di appositi slot. Questi slot si trovano nell'albero delle abilità di Geralt. Sono attaccati ad alcune abilità, poche. Appariranno una volta che avrai speso un talento per acquisire una di queste abilità. No, non puoi vedere prima quali abilità ti forniranno uno slot. Ad esempio, ce ne sono due nell'albero "addestramento". L'ultima abilità di ogni albero, che sarebbe quella uber-power per combattimento, alchimia o segni, ne ha sempre uno. Non sprecare gli slot. Una volta inserita una sostanza mutagena non la pui eliminare o sovrascrivere. Percui utilizza solo le sostanze mutagene col prefisso "superiore", o qualcosa di simile. Sono le migliori. Altrimenti perdi del potenziale. Come mostrato in questa immagine, gli slot per sostanze mutagene sono rappresentati da quei piccoli cerchietti sul bordo di alcune abilità. Verde = pieno, in trasparenza = vuoto. p.s. Ah, non ho preso proprio un'immagine perfetta. Infatti non esistono tutti quegli slot. L'unico motivo per cui vedi uno slot per ogni abilità è perchè lo screenshot è preso da un gioco moddato. Edited by OROM_ - 22/4/2012, 15:26
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