| Ormai è passato un po' da quando l'ho finito. In ogni caso cercherò di evidenziare le differenze più rilevanti rispetto al predecessore.
Prima di tutto la ridotta personalizzazione del personaggio giocante. C'è la possibilità di scegliere fra tre differenti classi: guerriero (potente, brutale ed un po' più lento in corpo a corpo, in grado di far implodere letteralmente svariati bersagli in un sol colpo)), mago (praticamente un lancia-magie-a-ripetizione che da più o meno la sensazione di un fulminatore imperiale di Star Wars, estremamente letale anche con attacchi base dalla distanza), ladro (veloce e letale su singoli bersagli, dove infligge più danni del guerriero). Le specializzazioni non è più necessario trovarle, sbloccarle tramite determinate scelte o apprenderle dai compagni. Sono semplicemente disponibili sin dall'inizio, e variano a seconda del personaggio o compagno. Hawke è personalizzavile nell'apetto fisico e nel nome (gli si rivolgeranno sempre per cognome, percui è inutile), ma è necessariamente umano. Percui, da un lato c'è la ridotta personalizzazione e possibilità di varianti rispetto ad Origins. Dall'altro c'è un personaggio che assume una presenza e dei connotati più marcati in ogni contesto e che possiede una sua voce. (in sostanza, vi preferite l'approcio di Origins o di Mass Effect?) Parlando della trama (suddivisa in 3 atti, tra i quali trascorrono alcuni anni a causa di eventi di scissione vari), sapete come venga narrata tramite flashbacks da un ex-compagno di avventura di Hawke. L'espediente è carino, la trama non è complessa nè originale. Per quanto fosse banale pure quella di Origins, questa aveva vari momenti di trasporto emotivo che mancano in Dragon Age II. Direi che presenta una trama più frammentaria. Cosa che in fondo faceva anche il primo, ma con l'illusione che tu stessi compiendo ogni azione con il proposito di combattere il flagello. Il collante non c'è più, e forse vi sembrerà di eseguire quests completamente casuali e slegate tra loro, in mancanza di un obiettivo finale superiore apparente. La narrazione è rimasta quella di Bioware. Stampo che tenta di presentarsi come cinematografico, regia piacevole, con una buona presenza dei compagni di party sulla scena (quest'ultimo aspetto è rafforzato rispetto ad Origins). Dragon Age II offre qualche buona quest secondaria (in rapporto alla main, direi che sono abbastanza), talvolta pure interessante, ed una storia principale non lunghissima (40/50 ore penso) ma in cui si prosegue piuttosto bene. Il tutto si svolge in una singola città dei Liberi Confini, Kirkwall, tra i suoi vari quartieri ed un paio di scenari al di fuori di essa. Venendo ai dialoghi ed al sistema di scelte, che mi sentirei di marcare come il cuore del gioco: sì, le scelte realmente idonee a produrre conseguenze saranno sempre e solo 3. Saranno presenti diverse varianti ma non verranno mai permesse al di sopra di detto numero, sìsostituendosi invece tra loro. Accanto ci saranno anche adeguate linee di mero approfondimento. In apparenza questo semplifica ciò che Origins offriva. Personalmente smentisco. Le semplificazioni ci sono: presenza delle icone che indicano il tipo di scelta, la linea di dialogo non viene mai proposta come effettivamente è (può capitare di frantendere, o quasi sempre, non riuscire ad immaginare nei particolari quel che Hawke effettivamente andrà a dire. Esattamente come Mass Effect 2.) tuttavia si fermano qua. Inoltre è da sottolineare l'ammirevole intento di Bioware nel tentativo di permettere al giocatore di delineare uno specifico (seppur limitato, ma è una novità) carattere al proprio personaggio. Ogni scelta andrà infatti ad incidere sul temperamento di Hawke determinandone il comportamento. Ad esempio, selezionando la risposta "diretta" o "aggressiva" per un certo numero di dialoghi, il protagonista assumerà un atteggiamento conforme in ogni situazione. Anche quando non è possibile influenzare ciò che dice. I dialoghi sono più numerosi interessanti ed approfonditi. Ed ovviamente l'interazione col party risulta migliorata. A parer mio, questo è l'aspetto che vi fa acquistare il gioco. Se non vi interessa, passate oltre. Ultima precisaione: sono state eliminate le possibilità di persuasione o intimidazione (ricomprese ora nelle scelte standard e senza alcun requisito per poter esser fatte valere). Ora, i combattimenti. Ok, la stragrande maggioranza della gente è dell'opinione che qui risieda l'anima del gioco. Come scritto sopra, non sono d'accordo. In ogni caso sono certamente le sezioni di gioco che vi prenderanno molto più tempo. Possono essere eccessivamente numerosi a volte. Avendo giocato ad Origins ed espansioni, dico che non è un cambiamento rilevante. Siamo lì, più o meno. Però sono estremamente più veloci e probabilmente un po' di strategia e componente tattica viene smarrita di conseguenza. In definitiva tuttavia, non è altro che lo stesso sistema di combattimento, solo estremizzato nella velocità e nelle animazioni over the top, come nella brutalità anche (molto spesso i nemici implodono inspiegabilmente o vanno a terra in tanti piccoli pezzi, con abbondante fuoriuscite di sangue). Una menzione particolare è d'obbligo per le boss battle. Vi frantumerete letteralmente i coglioni (soprattutto alle difficoltà più elevate e se costretti a ricomincire causa morte sopraggiunta). I boss più importanti hanno quantità di salute esagerate e vari espedienti per recuperarla più volte. Tralasciando il grado di sfida, che può essere anche adeguato, dureranno inevitabilemnete una vita e, nel mentre, non saranno la cosa più interessante del mondo. Tra l'altro è da notare come proprio in questi frangenti faccia la sua comparsa la componente più action e "da console" di Dragon Age II. Per esempio dovendo evitare gli attacchi abituali dei boss (non più solamente quelli ad area) e colpire al monento giusto, come in qualsiasi hack n' slash. In genere il combattimento può risultare più divertente, leggero ed immediato. Non posso affermare sia un male. Ai puristi (o anche alle persone con un minimo di cognizione della verosimiglianza e non amanti dell'esagerazione) non piacerà. Magari avrebbero potuto comunque muoversi in questa direzione mantenendosi leggermente più fedeli ad Origins. Il cambiamento rimane comprensibile e condannarlo in toto non trovo sia appropriato. Io ho giocato alla versione PC ed a difficoltà massima. Perciò vi posso dire come sono gli scontri in questo caso. So che per console è necessario premere un tasto a ripetizione per attaccare, assieme ad altro. Comunque, per come l'ho giocato io, era praticamente più il tempo che trascorrevo in pausa tattica che quello effettivamente in combattimento. Ed ogni istante monitoravo incessantemente la situazione e lo stato di ogni membro del party. Il che è assolutamente fondamentale per superare adeguatamente anche gli incontri più banali. Giocandolo su console con un basso livello di sfida, suppongo sia possibile procedere premendo un tasto a ripetizione, senza nemmeno sapere cosa sia la pausa tattica.
... da continuare
Edited by OROM_ - 9/4/2011, 11:05
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