| Caronte 192 |
| | CITAZIONE (albert90 @ 12/2/2011, 15:55) mi chiedo come facciano i prezzi,alcuni giochi hanno una differenza tra nuovo e usato di 5 euro,altri del 50%,non comprendo
resonance of fate lo fanno ancora a 54,99,che se lo tengano,tanto non ho fretta,a più di 25 non lo voglio prendere per ora consiglio Resonance of Fate. Per nulla "classico" e molto intelligente. L'ho apprezzato moltissimo. E ci avevo fatto una recensione in questo forum qua sotto. CITAZIONE (Caronte 192 @ 22/6/2010, 21:56) Finito questo fine settimana, dopo 120 lunghissime ore di gioco. Ne faccio una mini-recensione:
Resonance of Fate è un JRPG che cerca di discostarsi dai canoni “classici” e ormai ripetitivi del Gioco di Ruolo Giapponese, con dinamiche di gioco, specie nel combattimento, molto complesse e macchinose (ai limiti del contorto), ma che potranno davvero piacere, specie per la loro intelligenza, ai giocatori che sapranno superare le prime 10h di gioco.
Il gioco è ambientato in un mondo steampunk dominato da un ordine ecclesiastico che obbliga tutto il genere umano a vivere in una megalopoli meccanica chiamata Basel, sotto l’egida di un presunto Dio-macchina; i 3 PG, insieme fin dall’inizio della storia, si dinamicizzeranno con l’ambientazione dapprima come semplici “cacciatori” al soldo della chiesa (“mercenari”, se si preferisce…), poi con e contro dinamiche di potere sempre più elevate fino a scontrarsi e smontare tutto il sistema su cui è basata Basel. Il gioco offre una storia “a senso unico”, tipico dei JRPG, a cui noi potremo soltanto assistere passivamente un filmato dietro l’altro, ricca però di quest secondarie e di un ampio mondo da esplorare (caratteristiche tipiche, invece, dei RPG occidentali).
Tutto il gameplay si basa su 3 giochi (o “minigiochi”) fondamentali (in ordine di complessità): il combattimento, l’esplorazione e la personalizzazione delle armi. Il combattimento è la parte più complessa del gioco e quella che impegnerà la maggior parte del tempo ai giocatori; Per riassumerne le complicatissime dinamiche (senza spiegarle, perché impiegherebbe troppo tempo, senza peraltro essere efficace…), il combattimento unisce una parte “a turni” (tipica JRPG) a una in tempo reale (tipica occidentale) e si basa su due tipi di danno (quello “superficiale”, dato dalle mitragliatrici, e quello “reale”, dato da pistole e granate), che dovranno necessariamente essere combinati tra loro per ottenere effetti letali sul bersaglio; per fare ciò i 3 PG dovranno incrociare costantemente i loro movimenti nell’area di combattimento, seguendo formazioni geometriche precise, per riuscire a lanciare una “super-mossa” (“Attacco Resonance”) in grado di moltiplicare gli effetti del combattimento e sbaragliare i nemici; a ciò vanno aggiunti vari attacchi speciali, un sistema di armature “a piastre sovrapposte” divertente ma non intuitivo, e un sistema di determinazione dei Punti Ferita dei PG dato da dei cristalli perdibili e collezionabili in varie fasi del combattimento (tutt’altro che semplice)… Che lo rende l’RPG col regolamento di combattimento più contorto che conosca (ai limiti del puzzle game)… Ma alla fine è davvero divertente ed efficace e manterrà alta la sfida e l’attenzione fino all’ultimo! L’esplorazione del mondo di Basel è un altro minigioco fondamentale, che occuperà buona parte del tempo del gioco: non si tratterà infatti semplicemente di scorrazzare in giro per il mondo col proprio gruppo di PG per scoprire nuove parti del gioco, bensì bisognerà raccogliere durante il gioco varie “celle energetiche” esagonali, unite tra loro in diverse forme e colori (tipiche dei puzzle game), che dovranno essere combinate sulla scacchiera del mondo come in un grosso “Tetris” per sbloccarne tutte le parti e scoprire nuove aree, tesori o potenziamenti; le aree del mondo sono create intelligentemente, in modo che alcune aree siano accessibili soltanto in possesso di celle di determinate forme e colori, rendendo più intelligente e gustoso il tutto. La personalizzazione delle armi è un minigioco abbastanza semplice, ma molto soddisfacente: oltre al fatto che ogni oggetto e accessorio, portato in determinati “negozi”, è smontabile in elementi fondamentali e poi ricombinabile in accessori differenti, ogni arma, inserita in una griglia a quadrati di dimensioni limitate, avrà vari attacchi con giunzioni di differenti forme su cui attaccare gli accessori; una volta in possesso dell’accessorio con la giunzione della forma giusta, bisognerà attaccarlo all’arma, stando attenti a non interferire con gli altri accessori e, semmai, combinandoli con essi: se combinati con intelligenza i vari oggetti, si otterranno quindi armi MOSTRUOSE, con 7-8 canne e decine di mirini che sommeranno i loro effetti.
Il gameplay impiegherà 10-15 ore per essere padroneggiato in tutti gli aspetti (specie il combattimento)… Ma alla fine il divertimento è assicurato!
Ecco quindi i pro e i contro del gioco nei vari aspetti:
Grafica di buon livello, all’altezza degli standard attuali. Risulta sempre un po’ sgranata, ma ha degli scenari sono così “gonfi” di dettagli estetici, specie di meccanismi in movimento, che si fa perdonare dei difetti di definizione. Sonoro e doppiaggio, esclusivamente inglese e giapponese, efficace. La storia è giapponese, molto giapponese… TROPPO GIAPPONESE. Il che vuol dire che non ci capirete niente fino alla fine e che, anche una volta finito (sempre che ci abbiate capito qualcosa), vi stupirà per la sua banalità. Umorismo e ironia sempre alti nei vari filmati; specie l’umorismo “porcellone” “alla Lupin III”, è un aspetto, per quanto molto giapponese, molto gradito. Peccato per le frequenti censure nella versione inglese, abbastanza evidenti… Combattimento complicatissimo, ma, superate lo scoglio delle 10-15 ore di gioco per capire come funziona… Sarà molto appagante per la sua intelligenza! Livello di difficoltà sempre notevole, che terrà altissima l’attenzione al gioco, nonostante la sua ripetitività. Il gioco offre anche una Arena in cui affrontare 50 scontri a difficoltà crescente e un livello bonus, Neverland, davvero tosto, che possono ampliare notevolmente l’esperienza di gioco. Minigiochi di esplorazione e personalizzazione delle armi divertenti e non scontati. Divertentissimo il gioco di personalizzazione delle armi; peccato non ne risenta l’estetica dell’arma in gioco. Al contrario, altro aspetto atipico per un JRPG (e molto gradito), è la personalizzazione degli abiti dei PG, visibile ingame, che offre davvero tante combinazioni di abiti da comprare ed indossare. (Io adoro vestire le bamboline…). Lungo, lungo, lungo e bello. Da stimare una media di 100h di gioco: 50-70h di gioco per finire la trama di base e 110-120h per tutte le quest secondarie, arena e livello bonus.
GIUDIZIO FINALE: Resonance of Fate è un gioco dalle dinamiche complesse e assolutamente non è per tutti i gusti. Per la sua lunghezza di gioco, livello di difficoltà e macchinosità del gameplay si adatta molto bene agli amanti dei JRPG (in ricerca di una soluzione moderna e alternativa), dei puzzle game (in ricerca di un RPG) e in parte agli amanti degli RPG “classici”; costoro potrebbero addirittura amare questo gioco, davvero unico nel suo genere e molto intelligente! Tutti gli altri, specie chi è alla ricerca di un gioco semplice e disimpegnato, che possa occupare solo qualche mezzoretta al giorno, è bene che se ne tengano alla larga!! Voto: 7,5. Tra l'altro lo presi a 30€ su Ebay parecchi mesi or sono, poco dopo che era uscito. Credo che ora lo troverai a meno... Edited by Caronte 192 - 13/2/2011, 12:28
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